La Federazione degli Ordini dei dottori agronomi e dottori forestali della Lombardia è recentemente intervenuta sulla proposta di monitoraggio contro gli illeciti ambientali lanciata dalla Regione Lombardia - per iniziativa congiunta degli assessorati all’agricoltura, all’ambiente e al territorio - la quale prevede la messa in opera di un sistema di segnalazione e controllo nel quale anche i conduttori di terreni agricoli potrebbero avere un ruolo fondamentale.
“Attendiamo di conoscere i dettagli della proposta, a partire dagli strumenti con cui si intenderebbe attuarla – esordisce il presidente della Federazione, Giorgio Buizza –. Ad ogni modo riteniamo che l’idea sia in sé interessante, in quanto si punta a coinvolgere una larga rete di operatori agricoli, oltre 30.000 in Lombardia, che fanno dell’ambiente naturale il proprio principale strumento di lavoro e hanno quindi tutto l’interesse a mantenerlo sano e vitale”.
La Federazione sottolinea anche il ruolo dei propri iscritti nella quotidiana battaglia a difesa delle aree rurali. “È massimo l’impegno dei nostri professionisti per la difesa del suolo agricolo – fa notare Buizza – e non mancheremo di fare avere il nostro aiuto concreto a qualsiasi iniziativa che vada nella direzione della difesa dell’ambiente”.
Gli illeciti e i reati ambientali non sono però l’unica minaccia che i dottori agronomi e dottori forestali lombardi vedono nel futuro del territorio regionale. “Non dimentichiamo – ricorda Buizza – che in base ai dati ufficiali di Ersaf in Lombardia si consumano 12 ettari di terreno agricolo al giorno. Dall’ultimo censimento è emerso che la superficie agricola lombarda è ormai scesa al di sotto della simbolica soglia di un milione di ettari, a quota 980.000 ettari: si tratta di numeri indubbiamente assai preoccupanti, su cui le istituzioni non potranno restare inattive”.