In apertura della nuova campagna 2012-2013 per la produzione lattiera, FODAF Lombardia ha dedicato un approfondimento alle misure contenute nel “Pacchetto latte”, un insieme di provvedimenti approvati nelle scorse settimane dal Parlamento europeo e destinati ad incidere significativamente nel prossimo futuro sull’organizzazione di mercato di un settore chiave nel panorama agroindustriale europeo.
“La riflessione sul testo recentemente adottato a Bruxelles – commenta Giorgio Buizza, presidente di FODAF – è quanto mai d’attualità in una regione come la Lombardia, dove operano oltre 6.200 allevamenti che producono 44 milioni di quintali di latte, pari a quasi il 40% dell’intera quota nazionale”.
Per l’Unione Europea l’elemento essenziale per un più equilibrato funzionamento del comparto sarà dato da un rinnovato sistema di organizzazioni di produttori (OP) in grado di aiutare gli allevatori a lavorare insieme per rafforzare la propria posizione nella filiera agro-alimentare.
“L’entrata in vigore della nuova normativa – sottolinea Buizza – costituirà un vero e proprio banco di prova per la cooperazione tra produttori in un settore quale quello della zootecnia, che da parecchio tempo vive una situazione di crisi e si confronta a fatica con le dinamiche dei mercati internazionali. Si tratta ora di vedere come il sistema di vincoli e incentivi prefigurato dall’UE saprà dare corso alle auspicate relazioni interprofessionali tra allevatori e industria di trasformazione”.
Accanto al tema dell’aggregazione mediante la costituzione o il rafforzamento di organizzazioni di produttori, un altro punto qualificante voluto dal legislatore comunitario è rappresentato dall’intento di favorire una certa programmazione delle produzioni di formaggi DOP e IGP, che in una realtà come quella lombarda costituiscono una porzione assai significativa dell’intero mercato lattiero-caseario (Foto: Archivio Ersaf-DGA).