La Federazione dei dottori agronomi e dottori forestali (FODAF) della Lombardia, riprendendo i risultati del convegno “La zootecnia da latte di montagna”, tenutosi a Morbegno (SO) il 12 ottobre scorso, ha ribadito l’impegno dei propri iscritti a sostegno dell’agricoltura delle aree montane.
“L’impegno dei professionisti per la difesa e la promozione delle zone svantaggiate è massimo – esordisce il presidente di FODAF, Giorgio Buizza –, così come l’assistenza alle aziende nell’utilizzo degli strumenti del Piano di sviluppo rurale riservati agli agricoltori operanti in montagna”.
Per FODAF la valenza dell’agricoltura di montagna non va ricercata semplicemente nel valore economico della produzione, ma anche in aspetti di carattere sociale e ambientale. “Per questa ragione i nostri iscritti – continua Buizza – incentivano le imprese agricole dotate dei giusti requisiti ad accedere ai programmi previsti dalle misure agroambientali del Psr, a partire dalla misura 214 L, che finanzia il mantenimento degli alpeggi al fine di conservare la biodiversità delle cosiddette ‘praterie ad alto valore naturalistico’ ”.
A questo proposito la Federazione degli Ordini lamenta la difficoltà incontrata da molti iscritti nell’operare con un sistema come il SIARL – il sistema informativo agricolo della Regione Lombardia - che nella stagione passata ha presentato molte difficoltà di gestione e di verifica delle superfici oggetto di contributo. Peraltro, la decisione di Regione Lombardia di affidare la presentazione dei piani di pascolamento all’iniziativa dei singoli allevatori, mediante una sorta di autocertificazione, ha generato in vari casi riflessi negativi sulla qualità degli elaborati. Sarebbe stato invece opportuno che gli stessi piani fossero redatti con l’assistenza di un professionista.
È ora chiamato alla prova dei fatti il nuovo sistema informativo regionale, di cui si attende la definitiva messa a regime nelle prossime settimane. “Per il futuro – ha affermato Buizza – sarebbe auspicabile un previo coinvolgimento dei dottori agronomi e forestali da parte dell’amministrazione regionale: riteniamo infatti di poter offrire un utile sostegno tecnico, foriero di migliori risultati per il funzionamento complessivo della macchina burocratica dell’agricoltura lombarda” (Foto: DGA-ERSAF)