Un’articolata riflessione sul futuro della professione ha tenuto banco all’assemblea annuale dei dottori agronomi e dottori forestali lombardi, svoltasi quest’anno in provincia di Bergamo e incentrata sul tema della riforma degli Ordini e dell’ordinamento professionale.
“Il dibattito è già in corso da tempo – ha affermato Giorgio Buizza, presidente di FODAF Lombardia –, e sta impegnando i nostri consiglieri e i nostri iscritti in un’approfondita analisi del ruolo dei nostri professionisti in un settore primario che sta cambiando molto più rapidamente che in passato”.
Dopo il resoconto di apertura del presidente Buizza sulle attività svolte dalla Federazione Lombarda nel 2011, la discussione sulla riforma delle professioni è stata introdotta attraverso un ampio intervento svolto da Enrico Antignati, consigliere dell’Ordine nazionale, il quale ha sottolineato che il processo di trasformazione nel mondo delle professioni è già stato avviato e che ora occorre governarlo adeguatamente, soprattutto in riferimento ad alcuni temi di particolare rilevanza.
A questo proposito è seguita una serie di approfondimenti da parte dei Presidenti degli Ordini lombardi su specifiche questioni collegate al tema del cambiamento di condizioni nell’esercizio della professione.
Sul tema del rinnovamento del codice deontologico dei dottori agronomi e dottori forestali è intervenuto Marco Fabbri, presidente dell’Ordine di Milano, il quale si è soffermato – tra le altre cose – sulle nuove modalità di gestione del rapporto con il cliente. A seguire l’intervento di Gianpietro Bara, presidente dell’Ordine di Brescia, che ha illustrato i vantaggi e i vincoli collegati all’attuale possibilità di costituire società di capitali tra professionisti.
Un tema particolarmente sentito e oggetto di numerosi interventi nel corso del dibattito assembleare è stato quello della formazione permanente, introdotto dal presidente dell’Ordine di Varese, Alessandro Carugati. Questi ha evidenziato gli aspetti positivi di un percorso formativo da qualche tempo oggetto di sperimentazione a livello nazionale, ma che sarà suscettibile di migliorie e correttivi, in modo da non generare a carico di dottori agronomi e dottori forestali un ingiustificato aggravio di carattere amministrativo.
Per l’Ordine di Mantova è poi intervenuto Claudio Leoni, che ha passato in rassegna le difficoltà vissute dal professionista per la crisi in atto e per la sempre maggiore complicazione della normativa vigente.
Non meno dibattuto è stato il tema dell’abolizione delle tariffe professionali, illustrato dallo stesso presidente di FODAF Lombardia. A margine del dibattito sui cambiamenti in corso nella professione, Buizza ha poi svolto alcune considerazioni sul rapporto tra Ordini professionali e università, rilevando a questo proposito che attualmente “la prospettiva dell’attività professionale pare non essere sostenuta in modo adeguato nei confronti degli studenti laureandi” e che quindi “è auspicabile una più forte sinergia con il mondo accademico che andrà però sostenuta da una maggiore presenza della stessa Federazione nell’ambito universitario”.
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Relazione annuale FODAF 2012.pdf | 245.65 KB |