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Consiglio Ordine Nazionale Dottori Agronomi e Dottori Forestali

Alberi in città, a rischio a causa dei temporali

Gli agronomi lombardi manifestano la loro preoccupazione per il verificarsi sempre più frequente di danni provocati dalla caduta di alberi durante i temporali estivi. “Premesso che alcuni eventi atmosferici sono effettivamente eccezionali per la loro intensità e per la gravità dei danni e che in questi casi non ci sono rimedi né azioni preventive – osserva il presidente della Federazione dei dottori agronomi e dottori forestali della Lombardia, Giorgio Buizza –, è però vero che una parte dei sinistri, spesso con conseguenze molto gravi, potrebbe essere evitata con adeguati interventi preventivi”. Troppi comuni hanno smantellato i propri servizi dedicati al verde pubblico e quindi nessuno si preoccupa più di curare gli alberi e di verificarne la stabilità. Si aggiunga che il taglio di alberi è diventato quasi un tabù; ogni albero, anche quello più scadente o anche se appartenente a specie esotiche infestanti, è diventato oggetto di tutela da parte di comitati spontanei o di gruppi ambientalisti. “Nel momento in cui si registra un danno ad un edificio o lo schiacciamento di un’auto in strada per causa di un albero – sottolinea Buizza - coralmente tutti gli addetti dichiarano i buoni propositi e l’impegno morale di far verificare gli alberi, di aumentare le cure, di far intervenire gli specialisti che devono decretare lo stato di sicurezza degli alberi affinché gli eventi luttuosi non si ripetano. Spesso sull’onda dell’emotività e di valutazioni sommarie, oltre all’albero abbattuto dal temporale, se ne abbattono altri quattro o cinque vicini o coetanei valutati -non si sa da chi- insicuri, anche se le condizioni possono essere oggettivamente molto diverse rispetto all’albero che ha causato il sinistro”. Nel caso degli alberi che cadono – fa notare la Federazione - vale il concetto che prevenire è meglio che curare. Tuttavia si preferisce a volte non fare alcuna opera preventiva con una regolare manutenzione e sorveglianza e fare affidamento sulle Assicurazioni chiamate a rifondere (sempre che l’evento non sia classificato di eccezionale gravità, perché in quel caso anche le Assicurazioni non rispondono). Spesso i tempi si allungano e si deve ricorrere all’autorità giudiziaria che viene coinvolta, a sinistro avvenuto, per individuare le responsabilità e per determinare il giusto indennizzo. In tempi di controllo della spesa pubblica è frequente il caso, soprattutto nei piccoli comuni, che l’incarico della verifica statica degli alberi sia affidato al giardiniere o alla piccola impresa di manutenzione, ad un gruppo di Protezione Civile o alle guardie ecologiche volontarie, anziché a professionisti specificamente dediti alla materia. A questo proposito i dottori agronomi rammentano che il verde pubblico dovrebbe essere un servizio fornito alla collettività con dignità pari alla manutenzione delle strade o della pubblica illuminazione. Questo servizio deve essere sicuro, organizzato, economicamente sostenibile: in presenza di queste condizioni, nella maggior parte dei casi un buon controllo preventivo potrebbe eliminare i numerosi eventi dannosi e luttuosi che periodicamente vengono segnalati dalla cronaca. “Anche gli alberi sono esseri viventi con un proprio ciclo vitale – ricorda Buizza -. In ambiente urbano gli alberi più belli e grandi possono subire alterazioni, soprattutto nella parte sotterranea, che ne rendono problematica o insicura la permanenza”. La Federazione Regionale ricorda la presenza sul territorio di una categoria di professionisti le cui competenze specifiche (ed in taluni casi esclusive), se bene impiegate, consentono di tutelare sia i cittadini che le Amministrazioni locali le quali restano, loro malgrado, responsabili dei servizi connessi con il verde pubblico e degli eventuali danni causati per incuria, incompetenza o superficialità.